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domenica 28 dicembre 2014

Scoperto in Turchia utensile in pietra risalente a 1,2 milioni di anni fa

Gli scienziati hanno scoperto il più antico strumento di pietra mai ritrovato in Turchia, rivelando che gli esseri umani hanno attraversato il passaggio dall'Asia all'Europa molto prima di quanto si pensasse, circa 1,2 milioni di anni fa.

Lo strumento in pietra risalente a circa 1,2 milioni di anni fa
[Credit: University of Royal Holloway Londra]

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Quaternary Science Reviews, la possibilità di trovare una scheggia di quarzite lavorato dall'uomo, in antichi depositi del fiume Gediz, nella Turchia occidentale, offre una nuova visione di quando e come i primi uomini si dispersero da Africa e Asia.

I ricercatori della Royal Holloway, Università di Londra, insieme a un team internazionale dal Regno Unito, Turchia e Paesi Bassi, hanno utilizzato apparecchiature di alta precisione per datare i depositi dell'antico letto del fiume, fornendo il primo calendario preciso di quando gli esseri umani hanno occupato quest'area.

Il professor Danielle Schreve, del Dipartimento di Geografia presso la Royal Holloway, ha dichiarato: "Questa scoperta è fondamentale per stabilire i tempi e e il percorso della precoce dispersione umana in Europa. La nostra ricerca suggerisce che la scheggia è il più antico manufatto datato in modo sicuro dalla Turchia mai registrato e fu abbandonato sulla pianura alluvionale da un antico ominide ben più di un milione di anni fa."

I ricercatori hanno utilizzato una datazione radioisotopica ad alta precisione e misure paleomagnetiche dei flussi di lava, che sia pre e post datano il letto del fiume, per stabilire che i primi esseri umani erano presenti nella zona tra circa 1,24 e 1,17 milioni anni fa. In precedenza, i più antichi fossili di ominidi in Turchia occidentale sono stati recuperati nel 2007 a Kocabas, ma la datazione di questi e di altri reperti di utensili di pietra erano incerti.

"La scoperta della scheggia è stata incredibilmente eccitante", ha detto il professor Schreve. "Stavo studiando i sedimenti sulle pareti del letto del fiume e il mio sguardo è stato attratto da una pietra rossastra sulla superficie. Quando mi sono avvicinato per vedere meglio, le caratteristiche di un manufatto umano sono state immediatamente evidenti.

"Lavorando insieme con geologi e specialisti di datazioni, siamo stati in grado di datare con sicurezza questa scoperta e gettare nuova luce sul comportamento dei nostri antenati più lontani."

Fonte: Qui e Qui e Qui




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