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domenica 5 aprile 2015

L'uomo di Altamura fornisce il più antico DNA Neanderthal

Nel 1993, uno scheletro fossile di ominide è stato scoperto da alcuni speleologi nelle grotte carsiche di Lamalunga, vicino Altamura, nel sud Italia. I resti sono stati incorporati nella roccia e ricoperti da uno spesso strato di calcite. Nonostante il fatto che questo esemplare rappresenti uno dei campioni di ominidi più straordinari mai trovati in Europa, negli ultimi due decenni la nostra conoscenza su di esso si è basata esclusivamente sulle osservazioni documentate in loco, si pensava infatti che lo scavo dei resti avrebbe potuto causare danni irreparabili.

Soprintendenza Archeologia della Puglia
Museo Archeologico di Altamura

Per questo motivo, si è discusso inizialmente sulla morfologia e l'età. In uno studio successivo si è concordato che i resti (solo la testa e parte di una spalla sono visibili) erano quelli di un Neanderthal arcaico, di un genere Homo si ritiene fosse diffuso in Europa da 200.000 a 40.000 anni fa.

Recentemente, un team guidato da Giorgio Manzi dell'Università La Sapienza di Roma, ha ottenuto il permesso di tagliare un piccolo campione di un osso della spalla (parte della scapola destra e frammenti di stalattiti) per lo studio in laboratorio. Nel loro documento pubblicato nel Journal of Human Evolution, il team descrive come hanno estratto ed esaminato questo piccolo campione di osso e ciò che hanno così scoperto.

L'analisi con datazione all'uranio-torio ha rivelato che la calcite si è formata tra 172.000 e 130.000 anni fa, durante il penultimo periodo di glaciazioni quaternarie. Il team riporta anche che il DNA prelevato dal frammento, a causa dell'età, rappresenta il più antico campione endogeno mai stato estratto dai resti di un Neanderthal.

Si ritiene che l'uomo di Altamura sia finito in un luogo così particolare dopo essere caduto in un pozzo e rimasto qui bloccato - si presume sia morto di fame e di sete. I ricercatori vogliono ora testare il campione di DNA per vedere se può essere sequenziato, se così fosse, potrebbe rivelare nuovi dettagli circa l'evoluzione degli ominidi in generale e forse di più sulla storia antica dei Neanderthal.

Fonte: Qui e Qui e Qui




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